Lungo i viali delle città italiane, ragazze e
ragazzi minorenni, alcuni poco più che
bambini, si vendono. Non si
nascondono, chiunque li può vedere. Gli
automobilisti, quasi sempre italiani,
invariabilmente pedofili, si fermano e
contrattano. I giovanissimi, prostituti e
prostitute, quasi sempre extracomunitari,
salgono sotto gli occhi dei passanti. E'
un'orgia di massa, un bordello a cielo
aperto, non solo di notte. Ogni ora del
giorno è diventata lavorativa per gli
schiavi bambini del sesso. Non fanno
notizia, i giornali non sono interessati,
non fanno vendere. I talk show non ne
parlano. Gli italiani, quelli che alzano il
sopracciglio di fronte all'ultima notizia su
Ruby, li fottono dopo cena o durante
l'uscita per il jogging. Ognuna di queste
vittime, perché altro non sono, vale
meno di zero per l'opinione pubblica. Per
farsi notare dall'informazione del bunga
bunga dovrebbero buttarsi in politica.
Farsi scopare da Berlusconi, da un
presidente di Regione o almeno da un
deputato semplice.
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